venerdì 26 Luglio 2024
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Diplomatici venezuelani respingono attacco alla loro ambasciata

Elementi ostili che sono penetrati nell'ambasciata del Venezuela dopo rompere l’accesso, in mezzo ad una manifestazione senza controllo contro la sede, sono stati respinti ed obbligati ad abbandonarla. 

 
Gli aggressori hanno agito senza che la polizia li ostacolasse ed hanno avuto accesso al cortile esterno della sede, dove sono stati fermati e respinti, come dettagliano informazioni a cui ha avuto accesso Prensa Latina. 
 
Il grave incidente ha ottenuto una scarsa copertura della radio e della televisione, che hanno appoggiato la manifestazione di alcune decine di oppositori venezuelani che operano qui senza restrizioni. 
 
Questo attacco ha provocato un pronunciamento del cancelliere del Venezuela, Jorge Arreaza, che nella rete Twitter ha affermato: 
 
“Denunciamo come responsabile il Governo del Perù davanti a qualunque conseguenza contro il nostro personale diplomatico e l’Ambasciata a Lima, che sono stati oggetto di vari attacchi, includendo un gruppo di banditi che è entrato nella nostra sede. Esigiamo che compiano i dettami della Convenzione di Vienna”. 
 
La gravità delle aggressioni ha provocato il commento dell’analista diplomatico Ricardo Sanchez, che ha segnalato che Perù deve proteggere l’Ambasciata del Venezuela come qualsiasi altra missione diplomatica, secondo la Convenzione di Vienna, e si è chiesto dove stava la polizia  quando è accaduto l’incidente. 
 
Appena dopo l’incursione nella sede situata nella centrica Avenida Arequipa, le forze della polizia hanno disperso gli intrusi con gas lacrimogeni. Su quanto successo, la cancelleria peruviana ha assicurato in Twitter che l’incaricato di affari del Venezuela, Reinaldo Segovia, si è comunicato telefonicamente col vice cancelliere del Perù, Hugo de Zela che ha coordinato col ministero dell’Interno l’invio immediato di rinforzi della polizia. 
 
Gli incidenti si sono registrati ore dopo che la Cancelleria peruviana ha annunciato che aveva richiamato a consultazione all’incaricata di affari peruviana in Venezuela ed ha confermato la proibizione dell’entrata in Perù per il presidente Nicolas Maduro ed altre misure contro il Governo bolivariano che sono state respinte dal mandatario. 
 
Queste disposizioni sono state raccomandate dal Gruppo di Lima, che integrano governi contrari a quello del Venezuela, in una riunione in questa capitale la settimana scorsa. 
 
Secondo il portale giornalistico “Otra Mirada”, quell’appuntamento “ha dimostrato, un’altra volta, l’atteggiamento servile del Governo peruviano di fronte alla posizione degli Stati Uniti in relazione con la situazione del Venezuela”. 
 
 
Manuel Robles Sosa, corrispondente di Prensa Latina in Perù

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