Come risposta alle pretese delle autorità statunitense di imporre un governo parallelo nella nazione sud-americana, il capo di Stato legittimo ha proclamato la rottura dei nessi diplomatici e politici davanti ad una moltitudine rivoluzionaria concentrata davanti al Palazzo di Miraflores (sede del Dirigente).
“Procedo in questo giorno storico di liberazione e riaffermazione della sovranità a firmare la nota ufficiale dando 72 ore a tutto il personale diplomatico e consolare della nazione settentrionale affinché abbandoni il paese”, ha risaltato Maduro.
Gli Stati Uniti dirigono un’operazione per promuovere un golpe di Stato con un governo marionetta in Venezuela, ha denunciato il mandatario dopo che il presidente Donald Trump riconoscesse Juan Guaidò, deputato dell’Assemblea Nazionale (AN), parlamento in oltraggio dal 2016, come presidente interino del paese.
“Dico alla destra golpista ed interventista, non si fidino dell’impero straniero, loro non hanno amici, hanno interessi ed ambizioni per il petrolio, il gas e l’oro venezuelano”, ha enfatizzato il capo di Stato.
In questo scenario, Maduro ha sollecitato al popolo di mantenere l’unità popolare e non lasciarsi intimorire davanti ai costanti tentativi di aggressione.
I venezuelani non vogliono ritornare all’epoca interventista ed inalbereranno i valori della lealtà e dell’impegno per rispettare e difendere la sovranità e la democrazia della nazione sud-americana, ha detto.
Il dignitario ha riconosciuto la necessità di difendere la pace e le leggi della nazione in momenti in cui la destra nazionale insiste nell’ignorare la legittimità del suo secondo periodo di mandato (2019-2025).
“Faccio un appello a tutto il popolo del Venezuela per difendere attivamente il diritto alla pace, alla concordia ed alla tranquillità. Diciamo NO alla guarimba (azioni di violenza politica sulle strade) ed al golpismo”, ha concluso.
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