Matilde Molina, vice direttrice del Centro degli Studi Demografici dell’Università de L’Avana, ha spiegato che Cuba conta con un sistema unico, integrale, universale e gratuito che include l’incorporazione di nuove tecnologie, l’accesso alla contraccezione di emergenza ed a professionisti qualificati.
Ha identificato come problemi la diminuzione dei servizi sessuali e riproduttivi per adolescenti, le difficoltà con la distribuzione di metodi contraccettivi e la debilitazione del controllo di rischio pre-concezione .
Da parte sua, il vicedirettore del Cenesex, Manuel Vazquez, ha commentato sulla necessità dell’analisi e della creazione di politiche dei diritti sessuali, che evitino il conservatorismo propiziato dai fondamentalismi religiosi.
“L’esempio per dimostrare come avanziamo sul tema è l’ampliamento del contenuto nella nuova Costituzione per la quale voterà il popolo nel febbraio prossimo”, ha segnalato.
Sul tema, Mariela Castro, direttrice dell’istituzione, ha detto che “questa nuova Magna Carta apre un gruppo di opportunità inedite vincolate al rispetto di tutti i diritti ed uguaglianza davanti alla legge di tutte le cubane e di tutti i cubani”.
“Nella legge delle leggi rimane raccolto il principio esplicito di non permettere discriminazione per ragione di sesso, genere, orientazione sessuale, identità di genere, origine etnica, colore della pelle, credenza religiosa, handicap od origine nazionale”, ha concluso.
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