Il tunnel, scoperto a 30 metri di profondità, con una lunghezza di 600 metri, permetteva il trasferimento dei sabotatori, veicoli, armi ed approvvigionamenti da quella località a circa quattro chilometri al sudovest di Damasco.
Secondo i dati, lo stato tecnico degli scavi ed il ritrovamento incluso di gru permettono valutare che contavano con assessori specializzati ed utilizzavano la manodopera forzata di civili.
Allo stesso modo, hanno incontrato più di 20 mine e circa 30 artefatti esplosivi di diverso tipo a partire da un’entrata nascosta in un’edificazione e che conduceva fino alle vicinanze dell’autostrada che collega Damasco con Giordania.
Daraya è stata liberata dai gruppi terroristici alla fine di agosto del 2016 e dopo le ricostruzioni e le abilitazione delle reti elettriche e dell’acqua potabile, tra le altre, migliaia dei suoi abitanti sono ritornati alle loro case.
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