A proposito dei 500 anni dell’urbe, Leal ha ricordato i centri culturali e storici che tesoreggia ed ha risaltato i lavori di recupero in cui si trova immersa dopo il passaggio di un tornado, il 27 gennaio scorso.
Inoltre, si è dispiaciuto della distruzione di Jesus del Monte, luogo simbolico della disubbidienza dei quartieri de L’Avana, e dei danni riportati a Regla, in Guanabacoa, 10 de Octubre, Cerro ed altri luoghi colpiti.
Nelle sue parole ha incoraggiato la volontà di lotta, palpabile nel pensiero e nell’azione dei nostri eroi come Carlos Manuel de Cespedes, Ignacio Agramonte, Antonio Maceo e Julio Antonio Mella; ha risaltato l’importanza di sentirsi cubano ed assumere con orgoglio quella volontà americana, onore del nostro continente.
Per di più, ha invitato il popolo a conservare e preservare il patrimonio e la memoria storica di Cuba.
Leal ha invitato a lottare per la città dai suoi distinti angoli e valori, reinterpretare i suoi codici e lottare perché recuperi la sua identità che l’ha resa sempre rappresentativa della nostra nazione.
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