In dichiarazioni pubblicate nel quotidiano Al Watan, Mekdad ha precisato che “ci sono alcuni che hanno tracciato dei piani per Siria e la ricostruzione, a Beirut, nel Golfo Persico e perfino a Bruxelles. Ma questo non ci riguarda perché non abbiamo partecipato in questi progetti”.
L’informazione recensisce parole del viceministro nell’ultima sessione del consiglio dei Ministri e dove fa riferimento al programma nazionale ed integrale per la ricostruzione.
In questo senso, Mekdad ha sottolineato che tale progetto è basato su un lavoro molto partecipativo e si basa sul fatto di soddisfare le necessità dei siriani o nei prodotti elaborati dai siriani, e di non essere così, non sarà riconosciuto dallo Stato.
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