In un messaggio in questa piattaforma digitale, il Ministero di Relazioni Estere dell’isola ha risaltato che votare Sì per il testo costituzionale è capire che ci sono molte persone che si vedono riflesse, perché non è una questione di presente, ma bensì di futuro.
Inoltre, ha aggiunto che “dobbiamo continuare a vivere in una società sicura, inclusiva, in una società plurale. Per questo motivo questo #24FEB #YoVotoSí”, ha scritto la cancelleria nel suo account @CubaMINREX.
La nuova legge delle leggi è il risultato di un ampio processo di consultazione popolare nei quartieri, centri lavorativi e studi dall’estero, sviluppato dal 13 agosto fino al 15 novembre con la partecipazione di quasi nove milioni di persone.
Prodotte da questo esercizio sono uscite circa 780 mila proposte, includendo quelle emesse dai residenti all’estero, convertite dopo la loro analisi e procedimento in 9600 proposte tipo, la metà di queste incorporate alla Magna Carta.
La nuova Costituzione della nazione caraibica, se sarà approvata dal popolo, sostituisce quella del 1976, ed è stata sancita il 22 dicembre scorso nell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare, durante il secondo periodo ordinario della IX Legislatura.
Il testo ratifica il carattere socialista di Cuba ed il ruolo rettore nella sua società del Partito Comunista, e riflette cambiamenti nella struttura dello Stato, l’ampliamento dei diritti e delle garanzie individuali, il rinvigorimento del potere popolare nella base (i municipi) ed il riconoscimento di varie forme di proprietà, tra queste anche la privata.
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