L’iniziativa è una mostra di solidarietà ed un appello a quelli che appoggiano la condotta del governo degli Stati Uniti ed il suo assalto contro il presidente venezuelano Nicolas Maduro.
Quelli che pensano che la mitraglia colpirà solo i chavisti non hanno neanche un poco di intelligenza, dobbiamo assumere che l’impero viene con tutta la sua forza contro tutti (… ) staranno commettendo un delitto di stupidità (…), complicità con un crimine di lesa umanità, indica il testo.
Inoltre, ricorda atti simili successi in altri paesi del continente e non, nascosti dietro la facciata del chiamato aiuto umanitario o difesa dei cittadini statunitensi in paesi come Nicaragua, Guatemala, Repubblica Dominicana, Cile, Granada, Haiti, Iugoslavia, Iraq, Libia e Siria.
I trovatori siamo stati sempre coi popoli e come parte di loro (…) Alcuni, magari confusi per la propaganda dei mass media (…), staranno cantando lontano dalla loro origine. È la loro decisione.
L’ordine, data da quelli che non ci sono più, è di non smettere mai di cantare. E l’altro ordine, di quelli che ci sono ancora, è non disinteressarsi mai, stare attenti ed in allerta e, soprattutto, uniti. Per la guerra, nulla. Contro l’impero, tutto, conclude il testo.
L’appuntamento musicale avrà luogo il 23 febbraio alle 18:00 ore, nella Casa dell’Alba Culturale della capitale.
Ig/yrv