L’istituzione con sede a Londra ha deciso di pagare 947 milioni di dollari ad entità statunitensi, compresi 639 milioni all’Ufficio di Controllo degli Attivi Stranieri (OFAC) del menzionato dipartimento.
Inoltre, dovrà pagare una multa di 133 milioni di dollari imposta dalle Autorità della Condotta Finanziaria del Regno Unito, dovuto ad infrazioni di riciclaggio di denaro sporco che, secondo le comunicazioni emesse questo martedì, comprendono deficienze nei controlli finanziari antiterroristi nel Medio Oriente.
Standard Chartered ha affermato che “accetta la responsabilità totale per le violazioni e le deficienze di controlli”, ed ha aggiunto che la maggioranza delle situazioni segnalate sono accadute prima del 2012. “Nessuna delle presunte violazioni è successa dopo il 2014”, ha affermato.
Secondo il Dipartimento del Tesoro, da giugno del 2009 fino a maggio del 2014 la banca britannica ha processato 9335 transazioni per un totale di 437.553.380 dollari attraverso gli Stati Uniti.
“Tutte questi transazioni includono persone o paesi soggetti a programmi di sanzioni integrali amministrate dall’OFAC”, ha aggiunto.
Queste azioni, secondo l’entità federale, costituiscono violazioni dei regolamenti di sanzioni contro Myanmar e Sudan, entrambi abrogati attualmente; il Regolamento di Controllo degli Attivi Cubani; il Regolamento di Transazioni e Sanzioni contro Iran; ed il Regolamento di Sanzioni contro Siria.
Le nuove punizioni contro un’entità straniera per presunte trasgressioni al bloqueo di quasi 60 anni contro l’isola caraibica, e le sanzioni contro altri paesi, succedono dopo che in novembre scorso Washington ha applicato una multa di 1.340 milioni di dollari alla banca francese Société Générale S. A. per motivi simili.
Alcuni analisti hanno denunciato il modo in cui Washington fa uso del suo potere finanziario, non solo per regolare i mercati, bensì come un’altra via di applicare la sua politica estera.
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