venerdì 26 Luglio 2024
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Esigono la liberazione di Assange di fronte al Parlamento britannico

Londra, 24 apr (Prensa Latina) Una ventina di persone hanno esatto la liberazione di Julian Assange, ed hanno espresso la loro opposizione ad un'eventuale estradizione del fondatore di Wikileaks negli Stati Uniti. 

 
“Una sola decisione, no all’estradizione”, hanno gridato i simpatizzanti del giornalista australiano, da un angolo della piazza del Parlamento Britannico, dove si trova anche la Corte Suprema di Giustizia. 
 
Il gruppo, che si è autoconvocato attraverso le reti sociali, aveva striscioni e cartelloni nei quali i partecipanti hanno esatto la libertà di Assange, ed hanno denunciato che il Governo statunitense pretende imprigionarlo per dissuadere tutti quelli che cercano la verità. 
 
Secondo me è un eroe, perché ha reso noto al mondo le atrocità commesse dai militari statunitensi in paesi come Iraq, ha dichiarato Sara Payne a Prensa Latina. 
 
L’attivista, che è venuta da Cambridge con l’unico proposito di partecipare alla manifestazione di questo mercoledì, ha criticato, inoltre, il trattamento che sta ricevendo Assange nella prigione dove è confinato dalla sua detenzione nell’ambasciata dell’Ecuador l’11 aprile scorso. 
 
Lo stanno trattando in una maniera terribile e, per questo motivo, credo che il Governo britannico è complice di Washington nell’estradizione, ha affermato. 
 
Nelia Arequipa, una ecuadoriana residente nel Regno Unito, ha dichiarato, che partecipa alla protesta per esprimere la sua indignazione per la decisione del presidente Lenin Moreno di togliere l’asilo politico concesso ad Assange sette anni fa. 
 
Il fondatore di Wiikileaks si era rifugiato nell’ambasciata dell’Ecuador in giugno del 2012, per evitare di essere estradato in Svezia, dove era ricercato per presunti delitti sessuali che come ha dichiarato erano solo un pretesto per estradarlo negli Stati Uniti. 
 
Ora, dopo essere consegnato dal Governo ecuadoriano, dovrà rispondere per violare la libertà sotto garanzia che gli aveva concesso una corte britannica sette anni fa, un delitto per cui potrebbe essere condannato a 12 mesi di carcere. 
 
La giustizia statunitense vuole giudicare Assange per il delitto di pirateria informatica, in relazione con la divulgazione nel suo portale digitale di decine di migliaia di archivi e documenti segreti del dipartimento di stato e dell’Esercito statunitensi. 
 
La prima udienza sulla domanda di estradizione presentata da Washington è fissata per il 2 maggio, e come si è annunciato, il cyberattivista darà la sua testimonianza via videoconferenza dalla prigione londinese di Belmarsh. 
 
Ig/nm

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