Questa cifra milionaria è necessaria per curare gli arti gravemente feriti di circa 1700 persone in queste proteste nella Striscia di Gaza dall’anno scorso, ha sentenziato.
Circa 29 mila persone sono risultate ferite in totale, molte di loro (circa 7000) con munizioni reali, ha precisato ed ha detto che avevano bisogno con urgenza di molte più risorse.
Fino ad oggi, secondo il funzionario dell’ONU, si sono realizzati circa 120 amputazioni dal principio delle manifestazioni, con 20 bambini tra gli amputati.
Stiamo correndo contro l’orologio in alcuni di questi casi ed urge prevenire e trattare le osteomieliti (infezione ossea), altrimenti, avremo molte più amputazioni, ha sottolineato in una conferenza stampa a Ginevra.
Ma le abilità tecniche sul terreno per portare a termine il trattamento richiesto per circa 1700 manifestanti palestinesi feriti non esistono, ha insistito.
McGoldrick ha sottolineato -inoltre – la necessità di un dialogo per abbordare la situazione umanitaria ed economica estrema, soprattutto, davanti alla scalata che si produce dal fine settimana passato.
Durante questo fine settimana, almeno 29 palestinesi sono morti e più di 200 sono stati feriti. Mentre in Israele, ci sono stati 4 morti, ha puntualizzato.
Ora, ha aggiunto, tra le necessità più urgenti della popolazione palestinese c’è la somministrazione di cibo e la situazione critica degli ospedali.
L’ONU ha sollecitato 350 milioni di dollari agli inizi di questo anno, ma ha ricevuto solo un 14% di questi fondi. Mentre, anche il Programma Mondiale di Alimenti e l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati Palestinesi affrontano una situazione allarmante di finanziamento.
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