venerdì 26 Luglio 2024
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Assassinati di leader sociali colombiani genera allarme all’ONU

Nazioni Unite, 10 mag (Prensa Latina) L'alto numero di attivisti, leader sociali e difensori dei diritti umani che sono stati assassinati, sobillati e minacciati in Colombia causa una gran preoccupazione all’ONU, ha detto oggi il portavoce aggiunto del segretario generale, Farhan Haq. 

 
I colleghi dell’Ufficio dell’Alto Delegato per i diritti umani hanno manifestato un allarme per la gran quantità di attivisti assassinati e per il fatto che questa tendenza sembra stare peggiorando, ha sottolineato. 
 
Per ciò, l’ONU chiede alle autorità colombiane che facciano uno sforzo significativo per affrontare il modello di fustigazione ed attacchi diretti contro i rappresentanti della società civile. 
 
Poi, esige che si prendano tutte le misure necessarie per abbordare quello che si denomina impunità endemica in questi casi, ha segnalato il portavoce aggiunto. 
 
D’accordo con l’Ufficio dell’Alto Delegato per i diritti umani, solo nei primi quattro mesi di questo anno, ci sono stati 51 assassinati di difensori ed attivisti dei diritti umani, in paragone coi 115 assassinati documentati nel 2018. 
 
Il passato mese di aprile, il cancelliere colombiano, Carlos Holmes Trujillo, ha riconosciuto la grandezza delle sfide che affrontano in materia di sicurezza, così come ha manifestato nella sua relazione il segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres. 
 
Intervenendo nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU, ha indicato che terminare con le espressioni di violenza contro ex combattenti e leader sociali è una delle principali sfide, in un processo verso la stabilità e la pace. 
 
Allo stesso modo, coincisero nella necessità di stabilire senza più ritardi la legge statutaria della Giurisdizione Speciale di Pace (JEP), che è uno dei punti nel centro del dibattito in Colombia. 
 
 
Ig/ifb 

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