Il relatore speciale del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite sull’impatto avverso delle misure coercitive unilaterali, Idriss Jazairy, ha offerto dichiarazioni esclusive a Prensa Latina sulla fine della sospensione da parte degli Stati Uniti ai titoli III ed IV di questa legge.
Tale decisione di Washington apre per esempio la possibilità di litigi da territorio statunitense contro aziende che fanno affari legali con Cuba, ad esempio quelle dell’Unione Europea, ha segnalato via posta elettronica.
Come ha osservato Jazairy, ci si può aspettare che questa misura abbia un maggiore impatto negativo nel commercio e nei flussi di investimento da e verso Cuba e, pertanto, attenta in maniera duratura contro tutta la prospettiva economica del paese.
Questo è, contemporaneamente, una deviazione molto significativa da parte degli Stati Uniti del “modus vivendi” applicato fino ad ora tra l’Unione Europea (UE) e la parte statunitense, che si basa in un accordo bilaterale raggiunto a Londra nel 1998, ha spiegato.
L’UE ha già dichiarato che non può “accettare che unilateralmente le misure imposte ostacolino le nostre relazioni economiche e commerciali con Cuba”, e rimane da vedere se cercheranno effettivamente di proteggere le loro compagnie attive nell’isola dalle sanzioni degli Stati Uniti, ha osservato.
Inoltre, il relatore indipendente dell’ONU ha approfondito nei danni che causa il bloqueo degli Stati Uniti nella popolazione cubana e lo sviluppo in generale dell’isola.
Poi, ha aggiunto, questa politica di bloqueo genera un grave negazione dei diritti umani di persone innocenti, come si dimostra chiaramente nell’annuncio dell’11 maggio del Governo cubano, nel quale espone che -dovuto al blocco – hanno cominciato a razionare alcuni alimenti e prodotti di igiene di base.
Per ciò, il relatore si chiede “fino a quando continuerà questo?” e se la comunità internazionale permetterà che si causino tali danni al popolo cubano dovuto alle sanzioni degli Stati Uniti.
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