Il Codice, che dovrà essere pronto in due anni, sarà a tono con la Costituzione promossa in dicembre dal Parlamento cubano e con il referendum popolare di febbraio nel quale hanno partecipato milioni di persone.
Per Yamila Gonzalez, vicepresidentessa dell’Unione dei Giuristi di Cuba, le sfide sono molte, perché si tratta di numerose istituzioni familiari che dovranno modificare, aggiornare i loro contenuti e renderli vitali, affinché rispondano alle necessità e garantiscano la soluzione di conflitti che possono generarsi in questo spazio.
Il fatto che la nostra Costituzione protegga la diversità familiare e che tutti i tipi di famiglie siano altrettanto validi ed importanti è qualcosa di fondamentale, ha segnalato la giurista.
Deve esistere una coerenza tra il testo costituzionale ed i postulati che sviluppano il resto dalle legislazioni nell’ordinamento giuridico, ha detto la specialista, come ha divulgato il quotidiano Granma.
Gonzalez ha insistito sul non perdere di vista che è nell’ambiente familiare dove si mantengono gli stereotipi, di diversa indole, ma principalmente sessisti.
Per questo -ha detto – è imprescindibile realizzare un forte lavoro di consapevolezza della popolazione.
Si tratta che le persone conoscano i contenuti nel nuovo codice e capiscano che non si possono limitare i diritti delle persone a partire da criteri stereotipati o pregiudizi, che implicano poi fatti di discriminazione.
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