Si prevedeva che più di 200 specialisti dell’isola presentassero nell’incontro le loro relazioni, accettate in precedenza dagli organizzatori, ma solo il 12% ha ricevuto i visti per partecipare all’appuntamento, ha detto alla stampa Rafael Emilio Cervantes, membro della sezione Cuba dell’Associazione degli Studi Latinoamericani (LASA).
Accompagnato dalla direttrice del Centro degli Studi Martiani (CEM), Ana Sanchez, il ricercatore ha commentato che davanti alla chiusura dei servizi consolari a L’Avana da parte di Washington, gli accademici sono dovuti andare in un paese terzo per le pratiche corrispondenti, ma molto pochi hanno ricevuto il visto di non immigrante, che permette l’entrata negli Stati Uniti.
Ha ricordato che la sospensione di questo tipo di pratiche nell’isola è una decisione del governo statunitense basata nei supposti incidenti sonici che presuntivamente hanno colpito i diplomatici della nazione vicina e di cui non esiste nessuna prova.
Membri dell’Unione Nazionale degli Scrittori ed Artisti di Cuba (Uneac) e giovani dell’Associazione Hermanos Saiz hanno denunciato, tra l’ampia gamma di accademici delle differenti sfere della società cubana, che non potranno assistere al Congresso Internazionale degli Studi Latinoamericani.
Sono anche stati colpiti gli investigatori del CEM, che, ha aggiunto, ha un significato addizionale perché il Congresso si centra nel saggio “Nuestra America” dell’Eroe Nazionale di Cuba, Josè Martì, ha aggiunto.
Inoltre, ha denunciato un trattamento ostile verso i richiedenti nelle ambasciate di Washington in altri paesi.
Cervantes ha rivelato che in varie missioni diplomatiche hanno chiesto ad alcuni se appartenevano al Partito Comunista di Cuba per, in caso di una risposta positiva, non concedere loro il visto.
Ha segnalato il presidente statunitense, Donald Trump, e la sua politica contro Cuba come ostacoli degli scambi accademici tra l’isola ed il paese settentrionale.
Il professore universitario ha sottolineato che i vincoli culturali ed accademici tra le due nazioni sono solidi, e che gli intellettuali della maggiore delle Antille continueranno a promuoverli sotto i principi del beneficio mutuo ed il rispetto del diritto internazionale.
Ha risaltato il prestigio dei membri della sezione Cuba di LASA, con cui si è complimentato per il loro riconoscimento negli studi latinoamericani e nelle relazioni internazionali della regione col resto del mondo.
LASA2019 si svilupperà dal 24 al 27 maggio a Boston con la partecipazione di più di 5000 accademici specializzati, ed includerà un festival di cinema, secondo la pagina digitale dell’Associazione degli Studi Latinoamericani.
Livia Rodriguez Delis, giornalista di Prensa Latina