Brasilia, Belo Horizonte, Salvador de Bahia, Sao Paulo, Rio de Janeiro e molte altre città del paese sembrano ardere oggi davanti all’effervescenza del popolo, che è il protagonista di questa protesta nazionale.
La mobilitazione convocata dall’Unione Nazionale degli Studenti con l’appoggio dei movimenti sociali e dei sindacati, respinge un ritaglio del 30% nel presupposto delle università federali ed il blocco delle borse di studio di investigazione annunciato dal governo.
Bolsonaro nella sua offensiva contro “il marxismo culturale” ha autorizzato questo ritaglio del presupposto destinato alle sedi universitarie del paese e che include non concedere risorse per servizi di base come acqua, gas ed elettricità.
Sono anche colpiti il trasporto scolastico, le borse di studio, i corsi post-laurea e gli studi scientifici.
Il passato mercoledì 15 di questo mese c’è stata una prima manifestazione di massa degli studenti in diversi punti del paese, per ripudiare il ritaglio che vuole eseguire il Governo di Jair Bolsonaro sull’educazione, la prima dimostrazione di rifiuto e di protesta sulle strade alle politiche di Bolsonaro.
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