martedì 26 Novembre 2024
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Masetti, a 90 anni dalla nascita del fondatore di Prensa Latina

A 90 anni dalla nascita, i semi cosparsi dal giornalista e rivoluzionario argentino Jorge Ricardo Massetti germinano oggi nell'Agenzia Latinoamericana di Notizie Prensa Latina, che ha contribuito a fondare sei decadi fa. 

 
Questo giornalismo al servizio della verità nei tempi convulsi che corrono, obiettivo, ma non imparziale, perché come ha detto una volta “non si può essere imparziali tra il bene ed il male”, sono premesse che sostiene l’Agenzia che ha istituito insieme al suo compatriota Ernesto Che Guevara su iniziativa del leader della Rivoluzione cubana, Fidel Castro, nel 1959. 
 
Giornalista audace ed impegnato con le cause giuste, il lascito del “Comandante Segundo” fiorisce nella giovane miniera di professionisti che si sono formati nel cuore di Prensa Latina, che il 16 giugno starà compiendo 60 anni di vita, affrontando i grandi monopoli dell’informazione. 
 
Nella strada Levalle al 450, nel partito di Avellaneda, nella provincia di Buenos Aires, già non esiste la casa vecchia che ha visto nascere il 31 maggio 1929 il figlio di Josè Reinaldo, un discendente di italiani, e di Maria Esclavitud Blanco, un’immigrante spagnola. 
 
Al suo posto rimane solo un garage e poche persone nel quartiere sanno che lì è cresciuto “Coco”, come lo soprannominavano nel suo seno familiare, un bambino amante del calcio, che con appena 13 anni ha incominciato la scuola di Arti Grafiche e Pubblicità, dove ha realizzato il suo primo avvicinamento al giornalismo. 
 
Due anni dopo lavorava già come apprendista nel quotidiano “El Laburista” e nel 1947 ha fatto il suo primo articolo come cronista di informazioni generali nel quotidiano Tribuna. Poi, ha lavorato in vari quotidiani come La Epoca, Noticias Graficas e Democracia, fino ad arrivare a Radio El Mundo di Buenos Aires, un mezzo che ha dato una svolta inaspettata alla sua vita. 
 
Da questa radio è stato inviato nel 1958 per coprire gli eventi che si sviluppavano a Cuba e dopo una lunga traversia, che più tardi ha immortalato in “Los que luchan y los que lloran”, è riuscito ad arrivare alla Sierra Maestra ed intervistare Fidel Castro ed Ernesto Che Guevara, alternando il suo lavoro col fucile, come combattente nell’Esercito Ribelle. 
 
Di ritorno in Argentina, ha divulgato nei programmi della radio e quelli televisivi le interviste ed i reportage che ha realizzato sull’isola caraibica, ma l’anno seguente, dopo il trionfo rivoluzionario cubano, è ritornato invitato dal Che Guevara ed ha partecipato all’ “Operazione Verità” nel cui nucleo si è sviluppata la creazione di Prensa Latina. 
 
Come direttore dell’agenzia, ha reclutato famosi intellettuali dell’epoca, come Jean Paul Sartre, Simone de Beauvoir, Waldo Frank, Wright Mills, Gabriel Garcia Marquez, Rodolfo Walsh, Paco Urondo, Juan Carlos Onetti, tra molti altri. 
 
Ha lasciato il suo incarico nel marzo del 1961, ma il 17 aprile, davanti all’attacco mercenario a Playa Giron, è ritornato a dirigere Prensa Latina, ha scritto le prime informazioni trasmesse all’estero ed anche è stato nel luogo dei fatti. 
 
In ottobre del 1961, è andato in Algeria, dove ha contattato il Fronte Nazionale di Liberazione (FNL), ha visitato i campi di battaglia ed ha trascorso alcuni mesi coi combattenti. 
 
Un anno dopo, quando si è dichiarato un allarme di combattimento davanti al pericolo imminente di un’aggressione statunitense a Cuba, Masetti si è incorporato al comando del Che Guevara nell’ovest dell’isola. 
 
Alla fine di quell’anno, col nome di “Comandante Segundo”, ha lasciato definitivamente Cuba per ritornare nel suo paese natale, dove ha organizzato un movimento guerrigliero nella provincia settentrionale di Salta. 
 
Il 21 aprile 1964 è stato visto per l’ultima volta, quando si è addentrato nella selva di Oran, a Salta. Non si è mai saputo più nulla di lui. 
 
Come ha detto nel suo libro il giornalista Hernan Vaca Narvaja: “Che il suo nome continui così ignorato come il pezzo di selva che nasconde le sue ossa era prevedibile per Masetti. Giornalista, sapeva come si costruisce la fama e si intreccia l’oblio”, segnala l’autore. 
 
“Dire che Masetti era un gran giornalista, esige chiarimenti. Aveva difficoltà con la sintassi e gli mancava una certa sottigliezza letteraria”, ha scritto una volta un altro gran fondatore di Prensa Latina, il giornalista e scrittore Rodolfo Walsh. 
 
E tuttavia, ha aggiunto: Masetti è stato uno dei più grandi giornalisti che abbiamo avuto, perché in cambio di questi difetti, eccedeva nel fatto principale, perché Masetti si metteva dentro la notizia, arrivava prima, e ritornava con l’articolo giusto”. 
 
Maylin Vidal, corrispondente di Prensa Latina in Argentina

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