In una conferenza stampa offerta come parte delle celebrazioni per il 13º anniversario del Centro della Diversità Culturale (CDC), in questa capitale, Villegas ha definito allarmanti queste aggressioni ed ha segnalato che sono la conseguenza di una campagna ufficiale di xenofobia, spinta dalla destra.
“Condanniamo, un’altra volta, che per la sua genuflessione agli interessi degli Stati Uniti, il governo colombiano attacca anche i nostri artisti ed operatori culturali”, ha sottolineato.
Al rispetto, ha citato il caso del musicista Fernando Colina che è morto per non ricevere a tempo attenzione medica a Villa del Rosario, in Colombia, per essere venezuelano.
Il rispetto dell’identità e della diversità culturale di ogni popolo deve andare oltre le differenze politiche ed è importante che i venezuelani si uniscano come una sola nazione per fare fronte al blocco ed alla persecuzione, ha assicurato.
“Quando un paese è assediato, è bloccato, è maltrattato ed aggredito, quando si pretende inoltre stabilire un modello di persecuzione internazionale, noi dobbiamo rincontraci con quello che ci dà identità e rivendicare quell’identità che nel caso del Venezuela è la somma di molte identità”, ha concluso.
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