Nel suo account ufficiale in Twitter, il mandatario ha espresso la sua ammirazione per loro, e le ha considerate madri di Cuba, “mambisas”, ribelli e protagoniste dell’opera rivoluzionaria che l’ha emancipate.
Ha ricordato donne insigni come Mariana Grajales, Ana Betancourt, Celia Sanchez e Vilma Espin, questa ultima fondatrice e presidentessa dell’organizzazione durante varie decadi.
Dal 23 agosto 1960, la Federazione di Donne Cubane (FMC) sviluppa politiche e programmi avviati ad ottenere il pieno esercizio dell’uguaglianza della donna in tutti gli ambiti e livelli della società.
Costituita agli inizi della Rivoluzione Cubana, la FMC conta con più di 4.300.000 confederate, numero considerevole che supera il 90% delle donne maggiori di 14 anni.
Nel Parlamento dell’isola le deputate hanno il 53,22% dei seggi, con una delle maggiori rappresentazioni a scala mondiale nel potere legislativo.
Sono inoltre donne il 48,4% dei membri del Consiglio di Stato.
Loro costituiscono il 60,5% dei laureati dell’Educazione Superiore ed il 67,2% dei tecnici e professionisti.
Il quotidiano Granma ricorda oggi la ricorrenza e sottolinea che è donna il 49% della forza lavorativa nel settore statale civile ed il 48,6% dei dirigenti.
Inoltre sono maggioranza tra professori, maestri e scientifici, procuratori generali, presidenti di tribunali provinciali, giudici professionisti e nel settore della salute.
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