Questo è stato possibile grazie un intenso lavoro di riparazione totale e parziale che ha coinvolto collettivi di operai, istituzioni, organizzazioni e genitori.
D’accordo con Yoania Falcon, direttrice di Educazione de L’Avana, questo sforzo ha permesso di affrontare gli ostacoli che impone al paese una complessa situazione economica derivata dal bloqueo degli Stati Uniti contro l’isola, che è stato ulteriormente inasprito dall’amministrazione di Donald Trump.
“Questo impegno ci coinvolge di più con l’aumento della qualità dell’insegnamento, l’attenzione dei mezzi educativi e nella formazione integrale degli studenti”, ha detto.
Amanda Rodriguez, una studentessa, ha espresso l’impegno dei più di 300 studenti del centro di onorare il lavoro realizzato per garantire loro le condizioni necessarie, ed ha comparato la forza dell’unità e della solidarietà con quella del tornado.
Ha anche ricordato alcuni dei ragazzi, che oggi si sono matricolati nella scuola, che sono stati colpiti nelle loro case, e la volontà collettiva di risolvere questa situazione ha permesso che possano essere oggi presenti nelle aule.
Nell’incontro, hanno consegnato riconoscimenti ad aziende, istituzioni, centri lavorativi ed al collettivo di lavoratori del centro che hanno collaborato coi lavori di riparazione.
D’accordo col Ministero di Educazione, più di 1.700.000 studenti cubani hanno iniziato oggi il corso scolastico 2019-2020, una cifra leggermente superiore a quella dell’anteriore anno di lezioni.
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