“Perfino l’Amazzonia è minacciata da un governo che non sa e non vuole difenderla, che incentiva la deforestazione, non protegge la biodiversità né il popolo che dipende dal bosco vivo”, ha scritto Lula in una lettera.
La missiva è stata letta questo mercoledì dall’ex candidato presidenziale Fernando Haddad nella Camera dei Deputati in un atto politico in difesa della sovranità nazionale e popolare, dell’impiego e contro la privatizzazione.
L’ex dirigente operaio ha descritto la pratica anti-nazionale di Bolsonaro come “un’onda di resa e privatizzazione depredatrice” ed ha messo in allerta sui gruppi economici che si approfittano della situazione per comprare il patrimonio pubblico brasiliano.
Secondo il fondatore del Partito dei Lavoratori, la consegna non durerà per sempre ed “il popolo brasiliano troverà i mezzi per recuperare quello che gli appartiene. E saprà come denunciare i crimini di quelli che l’hanno tradito e che adesso distruggono il paese”.
Nella sua missiva, l’ex sindacalista ha segnalato che nessun paese compierà il suo destino se non costruisce il suo proprio futuro, criticando così la sottomissione del governo di estrema destra di Bolsonaro ai “governanti di altri paesi ed ai loro interessi economici, militari e politici”.
Ha fatto notare che durante la storia, Brasile ha creato grandi aziende come Petrobras, Electrobras, Embrapa (Azienda Brasiliana di Investigazione Agricola e dell’Allevamento di Bestiame), banche pubbliche, ma questi risultati sono minacciati e forse spariranno con l’attuale governo”.
Ha inoltre segnalato che gli attacchi del governo dell’ex militare alle università pubbliche sono contro la sovranità nazionale, perché un paese che non produce conoscenza “sarà sempre sottomesso e dipenderà dalle innovazioni create da altri”.
L’ex presidente ha anche criticato Bolsonaro per consegnare la politica estera brasiliana agli Stati Uniti. “Ha regalato agli Stati Uniti, in cambio di nulla, la Base di Alcantara, ha degradato la diplomazia ad una questione di famiglia ed ha consulenti che sono convinti che la terra è piana”.
Ig/ocs