venerdì 26 Luglio 2024
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In Messico, con grida di “Cuba sì, yankee no”, ricevono Diaz-Canel

Messico, 17 ott (Prensa Latina) In una spontanea manifestazione di solidarietà ed appoggio, un gruppo di messicani hanno sfidato oggi l'incessante pioggia per dare il benvenuto al presidente cubano, Miguel Diaz-Canel, al suo arrivo al Palazzo Nazionale, ne El Zocalo della capitale messicana. 

 
Grida di “Cuba sì, yankee no” e “Presidente cubano, Messico ti dà la mano” hanno accompagnato l’arrivo di Diaz-Canel, che si è fermato a salutare i manifestanti prima di essere ufficialmente ricevuto dal suo collega Andres Manuel Lopez Obrador e dirigersi nel Patio d’Onore.

  
In seguito, entrambi i mandatari hanno svolto una riunione privata, come hanno informato le notizie di reti televisive locali, che hanno trasmesso brevemente dal vivo immagini di questi momenti. 
 
I mass media hanno sottolineato che questa è la terza visita di Diaz-Canel in Messico. La prima è stata nel 2014, quando nella sua condizione di primo vicepresidente ha assistito a Veracruz al XXIV Vertice Ibero-americano, dove si sono dibattuti temi di educazione ed innovazione. 
 
Quattro anni dopo, e come capo di Stato, ha assistito il 1º dicembre 2018 alla presa di possesso di Lopez Obrador. 
 
Riferendosi alla visita ufficiale di oggi, la prima che realizza dopo essere stato eletto Presidente della Repubblica di Cuba lo scorso 10 ottobre, Diaz-Canel ha sottolineato l’emozione che significa “ritornare all’affettuoso Messico, tanto legato alla nostra storia ed a quella di tutta l’America Latina”. 
 
La presenza del mandatario testimonia che i cubani non dimenticano l’appoggio ricevuto dal Messico nella regione, quando nei primi anni della Rivoluzione è stato l’unico paese che non ha rotto le relazioni ed inoltre ha respinto i tentativi di isolare Cuba da parte del governo degli Stati Uniti. 
 
Cuba riconosce inoltre il ruolo del Messico nella regione ed in questione la sua condizione di anfitrione, nel 2008, del chiamato Vertice dell’Unità, dal quale è nata la Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (Celac). 
 
Allo stesso tempo, appoggia il compromesso del Messico di assumere la Presidenza Pro Tempore della Celac, nell’anno 2020. 
 
Messico costituisce un rilevante attore politico regionale che, come Cuba, difende i principi della Carta delle Nazioni Unite e considera che la strada per l’America Latina ed i Caraibi sono l’integrazione basata nella cooperazione, la complementarietà e la solidarietà. 
 
Le due nazioni proteggono anche con fermezza fondamenti come quello del non intervento nei temi interni di altri paesi; l’uguaglianza giuridica degli Stati; la non ingerenza, ed il rispetto alla sovranità ed all’autodeterminazione dei popoli. 
 
Ig/mpm

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