Sader, di ascendenza libanese, ha chiacchierato con Prensa Latina al suo passaggio per questa capitale, dove si è anche riunito nella sede del King´s College di Londra, con studenti e membri della colonia brasiliana stabilita nel Regno Unito.
D’accordo con l’analista, un elemento comune a tutti i governi progressisti che hanno ceduto il potere in America Latina negli ultimi anni è che hanno perso l’appoggio dei settori popolari che precisamente si sono avvantaggiati con le sue politiche sociali.
Non è sempre colpa delle autorità che fanno le migliori politiche sociali che possono, in generale bensì della sinistra nel suo insieme, che deve organizzarsi e convincere i beneficiari, ha affermato il coordinatore del Laboratorio di Politiche Pubbliche dell’Università Statale di Rio de Janeiro.
Secondo lui, i partiti, i sindacati ed i movimenti sociali devono sforzarsi per spiegare alla gente che il miglioramento è avvenuto per una politica governativa focalizzata sul popolo.
Il tema ideologico di convinzione ed organizzazione delle masse è molto importante, ha reiterato il politologo brasiliano, per cui un altro elemento eccessivamente destabilizzatore è la campagna mediatica e la manipolazione che produce la stampa al servizio della destra.
In questo senso, ha segnalato che le accuse di corruzione contro i governanti sono un elemento predominante in questa offensiva, ed ha citato i casi degli ex mandatari Luis Inacio Lula da Silva, del Brasile, Cristina Fernandez, dell’Argentina, e dell’ecuadoriano Rafael Correa.
Questi sono i meccanismi che hanno portato all’offensiva della destra, per deviare l’attenzione delle politiche sociali, ha affermato.
Sader pronostica, tuttavia, che il ritorno al potere della destra sarà effimero nella maggioranza dei paesi dove è riuscita a riposizionarsi, ed ha citato il caso del presidente argentino Mauricio Macri, che a giudicare dai risultati pre-elettorali, si incammina ad un sconfitta quasi sicura nelle prossime elezioni.
Il tema centrale è che questa politica neoliberale non conquista neanche le basi popolari di appoggio, perché neanche con tutte le concessioni che fa all’imprenditorialità privata, riesce ad ottenere che l’economia cresca, ha spiegato.
Sono un fallimento da ogni punto di vista, ha concluso.
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