venerdì 26 Luglio 2024
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Popolo cileno esige la ritirata dei militari dalla strada e l’annullamento dello stato di emergenza

Santiago del Cile, 21 ott (Prensa Latina) Le proteste in Cile contro il Governo di Sebastian Piñera, che esigono ritirare lo stato di emergenza ed i militari dalle strade, continuano oggi in mezzo alla repressione. 

 
Gli abitanti di Lo Hermida si manifestano ora di fronte alla stazione del metro Grecia e chiedono anche la rinuncia del mandatario. 
 
In piazza Italia, le persone si sono riunite e chiedono il ritorno dei militari e della polizia alle loro caserme, mentre sono attaccati con gas lacrimogeni. 
 
Intanto, le principali organizzazioni sindacali del paese esigono al governo la restituzione dell’istituzionalità democratica e che faccia concludere la crisi più grande dalla fine della dittatura militare, e contemporaneamente, minacciano di rendere effettivo uno sciopero generale. 
 
In un comunicato pubblico, sottolineano che “l’esplosione sociale detonata per i rialzi dei prezzi dei trasporti collettivi ha messo in evidenza la rabbia contenuta e lo scontento per le politiche spinte nelle ultime decadi”. 
 
Enumerano, tra le cause, i rialzi permanenti dei servizi di base, i salari stagnanti e la mercificazione dei diritti sociali, tra le altre. 
 
Assicurano che di fronte a questo, il governo sta portando a termine un vero “auto-golpe”, ricorrendo alla maggiore delle pratiche antidemocratiche, che è usare le forze armate per imporre la cosiddetta “pace sociale” ed in questo contesto imporre le sue politiche antipopolari. 
 
“Il governo con il suo agire, ha paralizzato il paese con il clima di violenza installato con la presenza dei militari sulle strade”, enfatizzano nel comunicato. 
 
I sindacati sottolineano che Piñera non sta intendendo le ragioni di fondo della protesta cittadina generalizzata in tutto il territorio e “col suo atteggiamento è chiaro che non è in condizioni di continuare a dirigere il paese”. 
 
Le organizzazioni presenti in una riunione proclamata in urgenza da Unità Sindacale hanno affermato che “solo deposto lo Stato di Emergenza,  ci saranno le condizioni che permetteranno di iniziare in maniera reale, un dialogo sociale e politico, con organizzazioni rappresentative dei lavoratori e movimenti sociali, un dialogo che dia risposta alle richieste che sono quelle che hanno generato questo stato di indignazione sociale”. 
 
Inoltre, la deputata del Partito Comunista Cileno, Karol Cariola, ha assicurato che quello che è cominciato con gli studenti non pagando il metro, si è trasformato in una situazione di violenza inedita nel paese grazie all’incompetenza del governo di Sebastian Piñera e dei suoi ministri. 
 
Ig/otf 

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