In questo senso, il mandatario ha considerato aspetti diversi della situazione nella nazione ed ha segnalato che l’accordo russo-turco sul nord “è temporaneo e frena l’avidità della Turchia per occupare i territori siriani”.
Detto accordo, ha puntualizzato, è un passo positivo che non ottiene tutto ma mitiga i danni e prepara la regione per il futuro, perché la sovranità dello Stato nazionale ritornerà in questa area.
Sul tema ha detto che Russia ha dei principi che si basano sul Diritto Internazionale ed il rispetto alla sovranità di Siria e della sua integrità territoriale.
“Con questo accordo, ha precisato, abbiamo ottenuto la ritirata dei gruppi armati del nord verso il sud in coordinazione con l’esercito siriano ed anche lo spiegamento del nostro esercito nelle zone che non occupano i turchi”.
La regione del nord di questa nazione del Levante sarà liberata dopo avere esaurito tutte le opportunità politiche e “questo lo facciamo perché non vogliamo convertire il popolo turco in un nemico e lì sorge il ruolo dagli amici russi ed iraniani”, ha sottolineato Al Assad.
In riferimento all’eliminazione del capo dell’Isis, Abu Bakar Al Baghdadi, ha detto che è un inganno ed ha segnalato che Siria non ha avuto nulla a che vedere con questa operazione ed ha aggiunto che “Baghdadi si trasformerà in un altra persona, perché gli individui cambiano ma il direttore continua ad essere lo stesso: gli Stati Uniti”.
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