Il ministro della Difesa, Guillermo Botero, ha rinunciato nella serata di questo mercoledì, giusto quando nel Senato il numero di voti per anticipargli una mozione di censura arrivava a 67. In questione di ore, il funzionario era rimasto senza ossigeno politico per continuare in questo portafoglio.
Come mai un funzionario che gode della stima del presidente Duque ha perso in tanto poco tempo il suo margine di manovra? Ci sono due fattori che hanno giocato in maniera determinante contro di lui: il paese non è stato informato che dopo un bombardamento militare ad un accampamento di dissidenti delle Farc hanno trovato dei cadaveri di minorenni morti per l’attacco –la Procura ne ha incontrati almeno otto–ed il fatto che qualcuno di loro fosse molto giovane, ad esempio una bambina di appena 12 anni.
Dopo il dibattito al Congresso, quasi tutti i gruppi gli hanno dato le spalle. Il ministro ha convocato ieri in mattinata la lettura di una dichiarazione insieme alla sua cupola, nella quale ha sottolineato l’importanza dell’operativo per la sicurezza del paese ed ha reiterato che non sapeva che nell’accampamento bombardato c’erano dei bambini.
La rinuncia di Botero è stata accettata ieri sera dal presidente Ivan Duque che ha incaricato del Ministero il comandante della Forza Militare, generale Luis Fernando Navarro.
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