“Truppe dell’occupante turco e le sue milizie terroriste hanno spianato con bulldozer dozzine di case dei civili in varie località del municipio di Ain Isaa, con lo scopo di stabilire posizioni militari”, ha divulgato oggi l’agenzia ufficiale Sana.
Ha aggiunto che circa 20 mila famiglie sono state sfollate dalle zone con presenza di militari turchi, e contemporaneamente centinaia di famiglie dei terroristi pro turchi sono entrate in Siria, provenienti dalla Turchia, e si sono stabilite nelle case dei civili sfollati.
D’accordo con fonti locali citate dal canale siriano di notizie Ikhbariya, “le forze turche hanno cominciato a cambiare i nomi delle strade e delle piazze delle località al nord delle province di Aleppo e Hasakeh, e contemporaneamente hanno introdotto migliaia di libri scolastici con messa a fuoco di insegnamento differenti a quelle del governo di Damasco”.
Nello stesso contesto, hanno istallato torri di telecomunicazione per varie compagnie turche nelle località siriane confinanti, hanno issato bandiere turche sulle sedi governative, hanno denunciato fonti affidabili che ha citato il quotidiano siriano al-Watan.
Inoltre, sono incrementate le denunce da parte dei civili di sequestri che portano a termine i membri dell’autodenominata milizia pro turca Esercito di Liberazione Nazionale, che come affermano mezzi locali, procedono a sequestrare giovani e chiedono il riscatto sotto differenti pretesti ed argomenti, ma l’obiettivo principale è intimorire gli abitanti, affinché abbandonino le loro case.
Ig/fm