venerdì 26 Luglio 2024
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Opposizione venezuelana collassa davanti ad uno scandalo di corruzione

La credibilità dell'opposizione venezuelana agglutinata intorno al deputato Juan Guaidò collassa sotto il peso di casi di corruzione nella gestione di risorse ed attivi espropriati allo Stato dall'estero. 

 
Dopo il fallimento politico che ha supposto la diminuzione della partecipazione nella convocazione lanciata dall’autoproclamato presidente interino della nazione sud-americana, riconosciuto come tale dagli Stati Uniti e dai suoi alleati -, le rivelazioni di gestioni torbide affondano ancora di più il preteso governo parallelo, davanti a sostenitori e detrattori. 
 
In recenti dichiarazioni alla stampa, il deputato oppositore Josè Brito ha assicurato che 70 legislatori hanno esatto al titolare dell’Assemblea Nazionale (Parlamento in oltraggio) spiegare il destino di 400 milioni di dollari inviati dagli Stati Uniti per la supposta aiuta-umanitaria. 
 
Tali risorse proverrebbero dagli attivi illegalmente espropriati ad aziende come Monomeri Colombo-venezuelani, filiale in Colombia delle statali Petrolchimiche del Venezuela (Pequiven), e Citgo Petroleum, proprietà di Petroli del Venezuela negli Stati Uniti, con la complicità delle autorità di entrambe le nazioni. 
 
I fondi sono amministrati dalla direzione del Legislativo secondo la sua esclusiva discrezione e la direzione delle menzionate entità si trova nelle mani di gente vicina al partito di estrema destra Volontà Popolare, dove appartiene Guaidò -, ha riportato il portale di investigazione Mision Verdad. 
 
Ha sottolineato la fonte che il deputato Brito ha accusato la dirigenza dell’Assemblea Nazionale di separare “come acqua e sale” i deputati scontenti di quelli che godono di privilegi per la gestione delle risorse. 
 
Dalla sua auto-proclamazione come presidente incaricato il 23 gennaio 2019, il governo del Venezuela ha denunciato in reiterate occasioni la partecipazione di Juan Guaidò nella defalcazione degli attivi dello Stato, negli appelli per generare un cambiamento di regime con vie antidemocratiche, ed i suoi profondi nessi con paramilitari colombiani. 
 
Alla fine di novembre Guaidò ha denunciato la destituzione del suo rappresentante a Bogotà, Humberto Calderon Berti, a causa di una denuncia presentata dal preteso ambasciatore presso la Procura colombiana per gestione irregolare di fondi per gli aiuti umanitari. 
 
Davanti alle nuove accuse, la controllara generale, Elvis Amoroso, ha inviato questo venerdì presso la Sovrintendenza delle Istituzioni del Settore Bancario il sollecito del blocco dei conti bancari di deputati e funzionari dell’ambiente di Guaidò per i loro vincoli con legittimazione di capitali ed arricchimento illecito. 
 
Wiliam Urquijo Pascual, corrispondente in Venezuela di Prensa Latina 

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