Con molte whipalas, insieme alle bandiere dell’Argentina e della Bolivia, ed al grido di “Esiste una sola Patria Grande”, residenti di questa nazione sorella in Buenos Aires, organizzazioni sociali e cittadini comuni si sono uniti per offrire il loro amore, solidarietà ed abbraccio a Morales, vittima d’un golpe di stato il 10 novembre scorso.
“Evo no está solo carajo”, gridava la moltitudine quando ha visto entrare nella Piazza il leader indigeno che, con difficoltà davanti a tanta gente che non lo lasciava passare, si è unito alla marcia delle Madri di Piazza di Maggio e di altre organizzazioni dei diritti umani.
“Il mio rispetto ed ammirazione alle Madri, è un orgoglio ed un’emozione stare qui con queste grandi eroine della vita e della democrazia”, ha sostenuto Evo, dopo ricordare ai presenti che gruppi razzisti e fascisti con violenza hanno interrotto il processo di cambiamento che aveva intrapreso Bolivia sotto il suo governo.
Oggi, ha detto, ci troviamo in Argentina e ringraziamo questo paese solidale e tutti i fratelli che lottano per la Patria Grande.
Da parte sua la presidentessa delle Madri, Hebe de Bonafini, ha risaltato che Bolivia sta soffrendo, ci sono persone scomparse, assassinate, compagni che non vengono assistiti negli ospedali. “Questo golpe maledetto degli Stati Uniti contro il popolo boliviano è anche contro di noi, non importa che sia Bolivia, perché anche quella nazione è la nostra patria”, ha concluso.
Ig/may