Dopo essere ritornata da Buenos Aires, Brito ha affermato che si è riunita col presidente Evo Morales, esiliato in Argentina e capo della campagna elettorale del MAS.
Le inchieste pre-elettorali ubicano il candidato del MAS, benché non sia stato designato, nel primo posto delle preferenze cittadine, fatto che per Brito è la ragione del nervosismo del governo golpista e della destra che l’appoggia.
Brito è stata d’accordo con il presunto candidato presidenziale del MAS Andronico Rodriguez, nel denunciare l’assenza di garanzie democratiche per realizzare quelle che ha chiamato “elezioni democratiche, pulite e libere”.
Rodriguez ha confermato che domani le basi del Patto di Unità che integrano il MAS e diverse organizzazioni sociali, decideranno le misure da prendere dal 22 gennaio.
In questa data culmina il mandato costituzionale dei governanti e parlamentari e la presidentessa golpista Añez perderà la condizione di senatrice, grazie alla quale si è autoproclamata presidentessa dopo la rinuncia del presidente Morales.
Intanto, il regime de facto di Jeanine Añez porta avanti una campagna di discredito, persecuzione, criminalizzazione e detenzioni di dirigenti del MAS ed organizzazioni sociali.
Per questo utilizza accuse di terrorismo, sedizione e corruzione che la stampa affine al governo golpista pubblica profusamente; inoltre si sommano abusi contro cittadini che non assecondano il golpismo e si fabbricano prove false, ha affermato Rodriguez.
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