Gli abitanti della zona si sono concentrati sulla piazza di Majdal Shams, il maggiore dei quattro villaggi occupati, per protestare contro il piano per costruire 46 turbine in un’area approssimata di 600 ettari.
Secondo immagini trasmesse dal canale di notizie siriano Ikhbariya, i siriani del Golan hanno alzato le bandiere nazionali ed hanno gridato slogan che riaffermano l’attaccamento alla loro entità siriana e la loro determinazione a difendere le loro terre che Israele pretende rubare.
Hanno assicurato che il progetto fa parte di una serie di pratiche sioniste sistematiche avviate per ottenere un cambiamento demografico, rinforzando la presenza di sionisti ed espropriare i siriani dalle loro case e terre, come hanno denunciato le autorità siriane.
L’occupazione del Golan, il 5 giugno 1967, ha provocato lo spostamento di quasi 400 mila siriani che vivono attualmente in accampamenti nelle province di Damasco, Homs, Deraa e Latakia.
Ig/fm