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Cuba denuncia nel FIDA ostacoli degli USA allo sviluppo sostenibile

Roma, 12 feb (Prensa Latina) L'ambasciatore di Cuba in Italia, Josè Carlos Rodriguez, ha denunciato oggi la persistenza di misure coercitive unilaterali contro i paesi in via di sviluppo da parte degli Stati Uniti. 

 
Il Rappresentante Permanente di Cuba presso gli Organismi Internazionali con sede a Roma, intervenne nella seconda giornata del 43º periodo di sessioni del Consiglio dei Governatori del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (FIDA). 
 
Il diplomatico della nazione caraibica ha fatto riferimento specificamente al bloqueo economico, commerciale e finanziario che il governo statunitense intensifica contro il suo paese ed altre nazioni della regione. 
 
Rodriguez ha argomentato che “gli ostacoli imposti da Washington intorpidiscono in maniera significativa gli sforzi diretti a compiere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (ODS) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite”. 
 
L’ambasciatore ha argomentato nel dibattito su “Investire in sistemi alimentari sostenibili per mettere fine alla fame nel 2030”, tema che per due giorni ha rubato l’attenzione dei rappresentanti dei governi membri dell’organismo finanziario dell’ONU focalizzato nello sviluppo agricolo. 
 
Lo spreco di risorse in spese militari e l’inadempimento della maggioranza dei paesi sviluppati con gli impegni relativi agli aiuti ufficiali per lo sviluppo, mentre la fame cresce nel mondo, sono stati anche altri aspetti denunciati da Rodriguez. 
 
Dopo ponderare l’importante lavoro del FIDA per sradicare la povertà rurale nel pianeta, in mezzo a limitazioni finanziarie, il rappresentante cubano ha spiegato che nel 2018 l’Aiuto Ufficiale allo Sviluppo è diminuito un 2,7% in termini reali, equivalente al 0,31% del Prodotto Interno Lordo (PIL) dei paesi industrializzati. 
 
Solo cinque stati donanti, ha detto, hanno raggiunto od hanno sorpassato l’impegno di dedicare il 0,7% del suo PIL a questo proposito. 
 
Mentre, ha detto, “si dilapidano abbondanti risorse per spese militari”, che crebbero nel mondo, durante il 2018, per il quinto anno consecutivo, fino a raggiungere la cifra di 1,78 miliardi di dollari, superando il record stabilito nel 2010”. 
 
La posizione di Cuba ha coinciso con quella esposta poco dopo dalla Commissaria per l’Economia Rurale e l’Agricoltura dell’Unione Africana, ambasciatrice Josefa Scko, che, in un altro intervento contundente, ha fatto un appello “affinché tacciano le armi” per mettere fine alla fame ed alla povertà. 
 
Più avanti nel suo intervento, Rodriguez ha segnalato la necessità di “azioni multilaterali decise per fare fronte ai rischi mondiali e compiere l’Agenda 2030, compresa la lotta contro il cambiamento climatico”. 
 
Tutti i governi, ha detto, dovrebbero riaffermare il loro impegno con l’Agenda di Azione di Addis Abeba, creata nella Terza Conferenza Internazionale sul Finanziamento per lo Sviluppo. 
 
Questa agenda, ha argomentato, proporziona una cornice globale per finanziare lo sviluppo sostenibile e rinforzare l’azione collettiva per fare fronte alle sfide mondiali. 
 
Inoltre, il diplomatico ha appoggiato il rafforzamento del FIDA e le risorse a sua disposizione, per esercitare con maggiore portata il suo mandato di contribuire ad eliminare la povertà e la fame per il 2030. 
 
Alla fine del suo intervento, il Rappresentante Permanente di Cuba presso gli Organismi Internazionali a Roma, ha ringraziato il FIDA per la cooperazione col suo paese ed ha considerato che i tre progetti di cooperazione attualmente in esecuzione nell’isola “dimostrano risultati esemplari ed efficienti”. 
 
Ig/smp 

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