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Trump negli USA agisce con impunità monarchica

Washington, 20 feb (Prensa Latina) Il presidente Donald Trump agisce con impunità monarchica con la sua ingerenza nel sistema da giustizia degli Stati Uniti, sottolinea oggi un editoriale del New York Times. 

 
La giunta che dirige il quotidiano critica “le azioni di impunità monarchica” che hanno caratterizzato molte delle azioni di Trump come presidente, ma specialmente negli ultimi giorni. 
 
“Sono realmente, suppongo, il principale ufficiale della legge del paese”, ha detto il presidente Trump martedì scorso, precisa la pubblicazione. 
 
Ma, segnala l’informazione, è allarmante che un presidente che dirige il settore esecutivo, che ha il compito di fare compiere la legge, abusi facilmente di questo ampio potere. 
 
Per il mandatario, commenta il Time, la legge è un qualcosa che si applica ai suoi avversari, non a sé stesso o i suoi amici e considera la legge “come un insieme di regole che possono essere rotte impunemente”. 
 
Sostiene il Time che il presidente, istigato dai repubblicani nel Congresso, sta insidiando l’applicazione della giustizia come l’ha fatto Nixon, in forme simili, ed in alcuni casi, più atroci. 
 
Trump afferma che la Costituzione gli dà “il diritto di fare quello che vuole”. I suoi avvocati hanno argomentato in un caso federale relazionato con le sue dichiarazioni delle tasse, che un presidente in esercizio non può essere investigato. 
 
Inoltre, in un’affermazione di autorità esecutiva, sempre dei suoi avvocati, respingono -qualunque sforzo del Congresso per dichiarare responsabile il presidente ed il potere esecutivo in un’investigazione di destituzione – come “costituzionalmente invalido”. 
 
Agendo così, esemplifica il giornale, martedì, il presidente “ha concesso clemenza” ad una galleria di picari, includendo l’ex governatore dell’Illinois, Rod Blagojevich (accusato di estorcere un ospedale infantile e di cercare di vendere un seggio nel Senato) ed il vergognoso commerciante di buoni spazzatura, Michael Milken (multiple accuse di frode fiscale e di valori), tra gli altri. Al rispetto, sottolinea, il sistema giudiziario statunitense è pieno di esempi di disuguaglianza, ma essere troppo duro coi criminali di collo bianco non è normale. 
 
Questa aria di impunità monarchica è emersa in molte delle azioni di Trump come presidente, ma specialmente negli ultimi giorni attaccando personalmente i pubblici ministeri, il giudice federale e la presidentessa della giuria nel caso del suo amico ed ex assessore Roger Stone. 
 
L’editoriale puntualizza che il sistema legale della nazione è ora diretto da un uomo che ha trascorso la sua vita prendendosi gioco dello stesso e suggerisce che “una nuova salvaguardia potenziale sarebbe che il Congresso rendesse più indipendente il Dipartimento di Giustizia, come la Riserva Federale, isolando così l’intromissione interessata di presidenti poco etici, come l’attuale. 
 
Per essere giusti, i fondatori degli Stati Uniti hanno incluso due barriere per proteggersi da un capo esecutivo senza legge: Una è l’impugnazione. L’altra è un’elezione quadriennale, sottolinea la giunta editoriale del quotidiano newyorchese. 
 
Ig/lb 

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