Nel suo account nella rete sociale Twitter il mandatario ha scritto che “questo venerdì si compiono 55 anni dal vile assassinio del rivoluzionario (… ) che in vita ha incarnato la lotta degli afroamericani che esigevano la fine della segregazione razziale”.
Ha aggiunto che il lascito di questo lottatore per i diritti civili negli Stati Uniti “è ancora vivo nel paese statunitense, che difende il diritto di un mondo libero dal dominio suprematista”.
Malcolm X, che è nato il 21 febbraio 1965 come Malcolm Little ed il cui nome ufficiale completo era Il-Hajj Malik Il-Shabazz, è stato un oratore, ministro religioso ed attivista statunitense, difensore dei diritti degli afrodiscendenti.
Ha affrontato i suprematisti bianchi e li ha accusati pubblicamente dei loro crimini contro gli afrodiscendenti dovuto all’intolleranza ed al razzismo imperante nella società statunitense.
Ig/ycv