venerdì 26 Luglio 2024
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Sottolinea presidente cubano la resistenza dell’isola di fronte al bloqueo

L'Avana, 9 mar (Prensa Latina) Il presidente di Cuba, Miguel Diaz-Canel, ha sottolineato oggi la resistenza dell'isola di fronte alla recrudescenza del bloqueo economico, commerciale e finanziario degli Stati Uniti per più di mezzo secolo. 

 
Cuba resiste. Resisteremo e vinceremo. Siamo Cuba. Siamo continuità, ha scritto il mandatario nel suo account in Twitter. 

Inoltre, ha condiviso un articolo dell’intellettuale e teologo brasiliano, Frei Betto, che denuncia i danni provocati dall’indurimento del bloqueo contro la maggiore delle Antille. 
 
Sotto il titolo Cuba resiste, nel lavoro pubblicato nel portale di notizie Cubadebate, Betto ricorda che solo nel 2019, l’amministrazione di Donald Trump ha adottato contro l’isola 85 misure aggressive che si sommano a quelle imposte durante quasi sei decadi di questa brutale politica, ha ricordato. 
 
Segnala, inoltre, che i danni causati dal bloqueo negli ultimi 60 anni sommano 138843,4 milioni di dollari, e che ad aprile del 2018 a marzo del 2019, ci sono state perdite di più di quattro mila milioni, una media di 12 milioni al giorno. 
 
Mancano il gas di cucina ed il combustibile per veicoli. Le navi mercantili sono minacciate con sanzioni se viaggiano a Cuba per scaricare i loro contenitori. Tutti i voli degli Stati Uniti verso l’isola sono sospesi per ordine della Casa Bianca, eccetto quelli che atterrano a L’Avana, ha osservato il brasiliano. 
 
Ha ricordato che in dicembre del 2019, il presidente Diaz-Canel ha riassunto in che consiste il sistema che cerca di strangolare Cuba con una frase: “Nel 61º anniversario della Rivoluzione, avrebbero voluto ucciderci e, tuttavia, siamo vivi”. 
 
Nonostante tutto, Cuba resiste. La popolazione è cosciente che il governo fa di tutto per evitare le difficoltà, ha assicurato Betto, che qualifica come genocida il dichiarato proposito di “debilitare la vita economica di Cuba, per provocare fame, disperazione e la caduta del governo”. 
 
Ha risaltato, inoltre, che questa politica ha provocato il rifiuto mondiale, espresso nelle Nazioni Unite, ed ha affermato che l’esperienza vietnamita dimostra che non è possibile sconfiggere un popolo deciso ed unito come il cubano. 
 
Ig/evm 

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