D’accordo con una relazione del Ministero di Commercio, in entrambi i mesi questa operazione è diminuita di un 8,6% interannuale nella parte continentale del paese ed ha lasciato al paese solo 134.400 milioni di yuan (circa 19.200 milioni di dollari).
Questi dati in dettaglio dimostrano un aumento dell’IED di un 4% in gennaio in confronto con il 2019, ma una drastica discesa di un 25,6% in febbraio.
L’epidemia di COVID-19 è esplosa nel dicembre scorso, il suo peggiore momento ha coinciso con la vacanza dell’Anno Nuovo Lunare ed ha obbligato il governo ad estendere le ferie in uno sforzo per contenerla.
Questa decisione ha implicato una paralisi del settore economico e gradualmente il paese riannoda ora la produzione mentre sorgono risultati incoraggianti nel combattimento della malattia respiratoria.
Alcuni giorni fa si è saputo che l’attività commerciale della Cina è caduta di un 11% in gennaio e febbraio scorsi, quando le esportazioni hanno sperimentato una diminuzione del 17,2%, fatto che ha rappresentato perdite per più di 292 mila milioni di dollari, il peggiore dato registrato da febbraio del 2019.
A ciò si sono aggiunte le restrizioni commerciali di varie nazioni nei loro negozi con Cina, cancellazioni di ordini ed i ritardi nelle consegne delle merci.
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