L’obiettivo, hanno precisato i mezzi di stampa, è comunicarsi con le famiglie ed i pazienti, e rispondere alle domande sulla pandemia, senza uscire di casa ed in consonanza con le misure di isolamento che si applicano in tutto il paese.
“La nostra iniziativa ha come obbiettivo inoltre, proporzionare assistenza medica ai pazienti e mantenerli il più lontano possibile dagli ospedali e dalle agglomerazioni durante il periodo attuale, e così contribuire alle misure per contenere il coronavirus”, hanno indicato.
Qamishli si trova nella provincia di Hasaka, a 710 chilometri dalla capitale siriana, una zona che è inclusa, come in tutto il paese, nella sospensione del trasporto pubblico, attività non essenziali e coprifuoco giornaliero tra le sei del pomeriggio e le sei della mattina del giorno seguente.
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