In dichiarazioni alla stampa nella pista dell’aeroporto di Torino-Caselle, dove ha ricevuto una brigata di collaboratori della salute proveniente dalla nazione caraibica, Cirio ha detto che è una “grande emozione dar loro il benvenuto”.
È l’amicizia e la solidarietà che arrivano dall’altra parte dell’oceano, ha detto il presidente, che ha riconosciuto l’appoggio della Fondazione Specchio dei Tempi e della famiglia Lavazza per il finanziamento del trasporto aereo, e l’apporto di altre entità come l’“Agenzia per lo Scambio Culturale ed Economico con Cuba”.
In una conversazione con l’ambasciatore dell’isola in questo paese, Cirio ha detto che l’aiuto è sempre importante, ma in questi momenti di tanta necessità è molto più importante ed ha risaltato il valore della presenza della brigata cubana nella pratica.
Insieme a questo, ha precisato, c’è l’aspetto umano come “un gesto veramente grande” ed ha sottolineato che “non accogliamo solo i vostri medici ed infermieri come fratelli”, ma “li tratteremo come fratelli oggi ed anche quando l’emergenza sarà superata”.
Da parte sua, l’ambasciatore cubano ha detto che i suoi compatrioti “arrivano con molta umiltà per unirsi allo sforzo enorme fatto dal personale sanitario italiano in queste settimane” ed ha aggiunto che “siamo un paese piccolo, ma con un concetto molto importante dell’umanità”, al di sopra di qualsiasi altra considerazione.
In questo momento abbiamo davanti a noi una sfida enorme, una pandemia che ci colpisce tutti e possiamo affrontarla solamente se ci uniamo, ha puntualizzato.
La brigata, di 21 medici, 16 infermieri ed un coordinatore di logistica,
è la seconda di membri del Contingente Internazionale di Medici Specializzati in Situazioni di Disastri e Gravi Epidemie “Henry Reeve”, inviato da Cuba su sollecito delle regioni della Lombardia e del Piemonte.
L’anteriore, composta da 36 medici, 15 laureati in infermeria ed uno specialista in logistica, lavora dal 2 marzo scorso in un ospedale di campagna a Crema, città lombarda di circa 34 mila abitanti.
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