Il presidente di quell’entità, Fares Shhabi, ha dettagliato che “è stato assegnato un gruppo medico e tecnico composto da personale nazionale per eseguire il progetto in un periodo di 16 giorni, ed è stato fabbricato e provato un respiratore, che è pronto per essere valutato”.
Questo progetto scientifico e volontario, senza fini di lucro, ha l’obiettivo di incoraggiare l’investigazione scientifica e compie le norme mediche internazionali, ha precisato il funzionario.
Denominata Speranza, il respiratore, dopo la sua approvazione, sarà somministrato agli ospedali ed ai centri di quarantena in Siria ed è una parte importante del lavoro del paese nella lotta contro il COVID 19.
Allo stesso modo, contribuirà a supplire la carenza di somministrazioni di tali materiali medici dovuto al blocco commerciale e finanziario che applicano contro questa nazione del Levante, gli Stati Uniti e diversi governi europei.
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