Recentemente, l’esercito di questa nazione ha comunicato la diserzione di 33 militari del gruppo Maghwir al-Thawra, allenato, finanziato ed armato da Washington.
I disertori sono arrivati alla città di Palmira provenienti dall’area di Tanef occupata da Washington nella frontiera che condivide Siria con Iraq e Giordania.
I disertori hanno consegnato sette veicoli blindati e grandi quantità di armi ed approvvigionamenti, ed hanno ammesso che i militari statunitensi dirigevano le loro operazioni contro l’esercito siriano ed i loro attacchi contro le installazioni petrolifere e di gas nel deserto siriano.
Nella regione meridionale del paese, l’esercito siriano ha trovato armi ed approvvigionamenti, alcune di fabbricazione statunitense, in sedi abbandonate dai terroristi.
L’arsenale è stato sequestrato durante le operazioni di sminamento nelle località liberate ed include missili anticarro TOW, droni ed avanzate squadre di telecomunicazioni e di trasmissione satellitare.
Davanti a questa ingerenza, aumenta la resistenza popolare alla presenza illegale degli Stati Uniti e dall’inizio del mese ci sono stati due attacchi contro convogli militari degli Stati Uniti, che hanno causato la morte di un ufficiale e vari marines feriti.
Allo stesso tempo, l’indignazione popolare aumenta e gli abitanti della zona hanno incrementato le loro azioni di bloccare le strade dove passano i convogli degli Stati Uniti.
Nel frattempo, fonti dell’esercito siriano assicurano che presto o tardi libereranno ogni pollice del territorio dal terrorismo e dall’occupazione straniera.
Ig/fm