venerdì 26 Luglio 2024
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Tribunale Supremo del Brasile apre investigazione sui delitti di Bolsonaro

Brasilia, 28 apr (Prensa Latina) Il giudice Celso de Mello, del Tribunale Supremo Federale (STF) del Brasile, ha aperto un'investigazione su possibili delitti commessi dal presidente Jair Bolsonaro, denunciati dall'ex ministro Sergio Moro, hanno confermato oggi fonti giudiziarie. 

 
Moro ha lasciato il suo incarico venerdì scorso dopo che il mandatario di estrema destra avesse deposto senza consultarlo il capo della Polizia Federale (PF), Mauricio Valeixo, il suo braccio destro. 
 
Durante la sua allocuzione di saluto, l’ex magistrato ha detto che gli avevano promesso carta bianca per lavorare, ma invece non è stato così. 
 
L’esonero di Valeixo ha aumentato la tensione tra Bolsonaro e Moro, che ha minacciato di abbandonare se licenziavano il capo della polizia, come definitivamente è accaduto. 
 
Con l’apertura delle investigazioni, De Mello ha concesso 60 giorni affinché il PF concluda i procedimenti già aperti. Moro deve essere ascoltato in questa tappa del processo per presentare prove delle accuse che ha fatto contro il capo di Stato. 
 
Ribattendo tali impugnazioni, Bolsonaro ha detto che Moro ha condizionato un cambiamento nel comando della PF con una nomina per ministro nella corte superiore. 
 
In mezzo alla guerra di versioni, il pubblico ministero generale Augusto Aras ha chiesto al STF un’investigazione sulle accuse esplosive di Moro che ha incolpato il governante di interferenza politica nella PF. 
 
“La grandezza degli episodi denunciati dal ministro di Stato presuppone la pratica di atti illeciti, attribuendo questa pratica al presidente della Repubblica, però, d’altra parte, si potrebbe caratterizzare anche il delitto di denuncia calunniosa”, ha segnalato Aras. 
 
Ha spiegato che l’udienza di Moro è considerata come un passo iniziale affinché presenti una dichiarazione dettagliata, con tutta la documentazione adeguata, sui fatti in questione. 
 
Una volta aperta l’investigazione, ha sottolineato, e “nella certezza della perizia della polizia affinché non si perdano elementi probatori, il pubblico ministero generale della Repubblica si riserva il diritto di accompagnare l’accusa ed, in questo caso, offrire la denuncia”. 
 
Ig/ocs

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