Le raccomandazioni delle agenzie dell’ONU riflettono l’interesse dei bambini ed i criteri di salute pubblica da tenere in conto adottando la decisione di riaprire le scuole, fatto che deve includere l’analisi dei benefici e dei rischi per l’educazione ed i fattori socioeconomici.
In questo senso, patrocinano per dare priorità alle migliori condizioni di apprendimento e l’appoggio completo ai minorenni nei centri docenti, con enfasi sulla salute, sulla nutrizione, sull’assistenza psicosociale, sull’acqua, sul risanamento e sulle installazioni di igiene.
Emergono questioni come le necessità di finanziamento, la riduzione del pericolo di trasmissione di malattie, il recupero del tempo perso per l’impatto del COVID-19 ed un attenzione particolare verso i più emarginati.
D’accordo con l’Unesco, 1300 milioni di studenti continuano danneggiati per la chiusura delle scuole davanti all’avanzamento della pandemia causata dal coronavirus SARS-CoV-2, una cifra che è arrivata ad essere di 1500 milioni, nove di ogni 10 scolari nel pianeta.
Si tratta di un rischio senza precedenti per l’educazione ed il benessere dei bambini, specialmente per i più vulnerabile che trovano inoltre salute, sicurezza e nutrizione nelle aule.
“Molti studenti stanno rimanendo indietro nella traiettoria di apprendimento dovuto alla chiusura prolungata delle scuole, la difficile decisione di quando e come riaprirle dovrebbe essere una priorità”, ha detto parlando delle raccomandazioni la direttrice generale dell’Unesco, Audrey Azoulay.
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