martedì 15 Ottobre 2024
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Contratto per uccidere, aumento di intensità nella guerra contro Venezuela

Il vincolo dell'azienda statunitense Silvercorp con la fallita incursione terroristica del 3 maggio scorso evidenza un aumento di intensità nella guerra non convenzionale promossa contro Venezuela da parte di Washington, in combutta con Colombia e l'estrema destra venezuelana.

La compagnia, proprietà del veterano delle forze speciali dell’esercito statunitense Jordan Goudreau, ha diretto l’allenamento di mercenari in accampamenti ubicati in Colombia davanti allo sguardo complice delle autorità colombiane, d’accordo con evidenze scoperte dal governo venezuelano.
 
Creata in marzo del 2018 con il supposto fine di fornire consulte in materia di sicurezza e servizi di protezione -in questo ambito ha nessi comprovati con l’amministrazione di Donald Trump -, Silvercorp ha seguito i preparativi dell’aggressione ed avrebbe inoltre giocato un ruolo fondamentale nello scenario posteriore all’operazione.
 
I termini dell’incursione e le responsabilità delle parti coinvolte nel progetto bellicista sono rimaste plasmate in un contratto firmato da Goudreau e personaggi oscuri dell’estremismo fascista venezuelano, diretti dal deputato Juan Guaidò, riconosciuto dalla Casa Bianca come “presidente interino”.

L’accordo contemplava in primo luogo l’eliminazione fisica del mandatario Nicolas Maduro e di altri membri dell’alto comando politico-militare della nazione -obiettivo confermato dai mercenari catturati -, come parte di un’operazione che aveva come proposito generale l’occupazione prolungata del paese con l’intervento di un esercito privato.
 
Silvercorp sarebbe rimasta in territorio venezuelano per un periodo di 495 giorni continui, come forza di sicurezza del governo usurpatore diretto da Guaidò.
 
In sintesi, le clausole del contratto implicavano la dissoluzione della Repubblica, mentre i responsabili dei poteri pubblici, capi militari e rappresentanti di movimenti sociali simpatizzanti con il governo bolivariano sarebbero stati catalogati come “ostili”, fatto che avrebbe implicato la loro cattura, persecuzione ed assassinio da parte delle forze di occupazione.
 
Inoltre, si sarebbero create le condizioni per la liquidazione delle risorse strategiche della nazione e le aziende pubbliche a favore delle multinazionali.
 
La narrativa dei grandi mezzi ha cercato di presentare Jordan Goudreau come un avventuriero, una specie di Rambo del XXI secolo che avrebbe agito solo a nome della “libertà” del popolo venezuelano.

Davanti a queste manovre, le autorità legittime del Venezuela insistono nella responsabilità diretta del governo di Donald Trump che ha delegato in Silvercorp e nell’Amministrazione per il Controllo delle Droghe (DEA) l’organizzazione dell’operazione terroristica, in aperta complicità col governo colombiano di Ivan Duque.

William Urquijo Pascual, corrispondente di Prensa Latina in Venezuela

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