venerdì 26 Luglio 2024
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Denunciano Turchia per imporre la sua moneta nel nord di Siria

Damasco, 17 giu (Prensa Latina) Il Governo turco ha rimpiazzato la moneta siriana con quella turca nelle zone occupate nel nord di Siria, hanno denunciato oggi mezzi locali. 

 
“Le forze turche attraverso le loro milizie estremiste, obbligano i civili ad usare la libbra turca invece della moneta nazionale in aree delle province settentrionali siriane di Idlib, Aleppo, Raqa e Hasakeh”, ha diffuso l’agenzia Sana. 
 
Ha indicato che militari turchi e radicali hanno proibito la vendita di pane e materiali basilari con la libbra siriana ed esigono che tutti cambino i loro risparmi con la libbra turca o con il dollaro statunitense. 
 
Per tale fine, hanno aperto succursali di banche turche in varie regioni siriane, hanno affermato attivisti citati dal quotidiano siriano Tishreen. 
 
Inoltre, immagini pubblicate da portali web dell’opposizione hanno presentato lunghe file di abitanti davanti alle riferite succursali per cambiare col fine di potere comprare pane ed alimenti. 
 
D’altra parte, gli agricoltori siriani sono stati obbligati a portare il loro raccolto di grano in territorio turco, dove le autorità turche comprano ogni tonnellata ad un prezzo che oscilla tra 150 e 250 dollari. 
 
Turchia ha realizzato dal 2018 varie operazioni nel territorio siriano che sono concluse con lo spiegamento illegale di migliaia di soldati turchi in quasi 5000 chilometri quadrati in quattro province del nord siriano. 
 
Il governo siriano ha qualificato questa presenza come un’occupazione ed ha denunciato che le forze turche applichino una politica di “turchizzazione” imponendo la loro moneta e le loro leggi in quelle zone. 
 
Ig/fm 

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