Nel suo account in Twitter, l’ex governante colombiano ha ricordato che per 60 anni la presidenza del BID è stata occupata da un latinoamericano.
La dichiarazione di Samper ha luogo nel contesto della nomina da parte di Trump di Mauricio Claver-Carone, consulente di Sicurezza per i Temi dell’Emisfero Occidentale degli Stati Uniti, come candidato di questo paese alla presidenza del BID.
“Continua la campagna di Trump per impadronirsi dell’America Latina. Prima il lavaggio di cervello di Luis Almagro e la sua rielezione nell’OSA. Vuole ora @il BID, che da 60 anni è stato occupato da un latinoamericano”, ha detto Samper nella rete sociale.
“Manca solo nominare IvanDuque e Jair Bolsonaro come i viceré degli USA in America del Sud”, ha aggiunto l’ex governante.
Nelle sue sei decadi di esistenza questa banca regionale ha avuto quattro presidenti: l’ex ministro delle Finanze del Cile, Felipe Herrera, l’ex segretario delle Finanze del Messico, Antonio Ortiz Mena, l’ex cancelliere dell’Uruguay, Enrique Iglesias e l’ex ministro di Sviluppo colombiano Luis Alberto Moreno.
Moreno finisce in settembre e per questo mese è programmata l’Assemblea Generale del BID, a Barranquilla, dove si sceglierebbe la nuova guida.
Anche altri ex presidenti di paesi dell’America Latina esprimono in una lettera pubblica il loro rifiuto a questa decisione di Trump: Fernando Henrique Cardoso (Brasile), Ricardo Lagos (Cile), Julio Maria Sanguinetti (Uruguay), Juan Manuel Santos (Colombia) ed Ernesto Zedillo (Messico).
Considerano che la postulazione di Claver-Carone rappresenta un’aggressione di Donald Trump al sistema multilaterale.
Fanno notare che non è ora di complicare ancora di più il difficile episodio che l’America Latina ed i Caraibi affrontano dovuto alla pandemia e le sue gravi conseguenze economiche e sociali.
Con questa proposta, si alza un altro muro nella forma di comprendere la relazione degli Stati Uniti col resto del continente, hanno concluso.
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