venerdì 26 Luglio 2024
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Riapre Cuba le sue porte al turismo internazionale

Cuba ha riaperto il 1º luglio le sue porte al turismo internazionale approfittando del controllo della COVID-19, mentre ogni giorno diminuiscono sempre di più gli infettati ed incrementano i sistemi di protezione sanitaria. 

 
L’unica provincia delle 15 e del municipio speciale Isola della Gioventù di tutta la nazione che si mantiene ancora senza passare alla fase I di decongelamento in quanto all’isolamento sociale è L’Avana, la capitale del paese, dovuto ai suoi casi attivi della malattia. 
 
Da parte sua dal 18 giugno, il turismo nazionale realizza soprattutto riserve nelle basi dei Camping Popolare del paese, sempre con l’esclusione de L’Avana. 
 
Le agenzie di viaggi e tour operator non hanno ancora relazioni concrete sui primi voli all’isola per gli stranieri, ma hanno ricevuto molte richieste di questo tipo da tutto il mondo. 
 
Opportunamente, il ministro di turismo cubano, Juan Carlos Garcia, ha informato che l’industria ricreativa in questa isola apre a partire da questa giornata per gli stranieri. 
 
Garcia ha spiegato le tre tappe della riapertura graduale del turismo, benché ha precisato che dal 18 giugno, gli agenti di viaggi e tour operator possono vendere già viaggi per stranieri dal 1º luglio. 
 
Ha detto che nel caso degli stranieri potranno visitare questo arcipelago solo in Cayo Largo (sud-ovest), Cayo Coco, Cayo Guillermo, Cayo Cruz e Santa Maria (centro-nord), senza potere muoversi nel resto del paese, ma avranno escursioni, affitto di auto ed altri servizi in quei luoghi. 
 
Inoltre, il Ministero di Turismo (Mintur) venderà viaggi per dare istruzioni sul recupero dalla stessa pandemia ed approfittare dell’esperienza medica cubana in questi Cayo. 
 
Ha spiegato che nelle tre fasi si applicheranno protocolli di protezione che rispondono alle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS), l’Organizzazione Mondiale del Turismo (OIL) ed il Ministero di Salute Pubblica (Minsap) di Cuba. 
 
Tra questi protocolli si trova il controllo della temperatura, le pulizie costanti dei luoghi, superfici, alloggi e ristoranti tra gli altri luoghi, misure installate dagli aeroporti. 
 
I visitatori stranieri si vedranno obbligati a sottomettersi ad esami sanitari, una volta approdati al paese. Per avere una certezza totale dei risultati, la prova medica si realizzerà con la tecnica di biologia molecolare. 
 
Ha anche segnalato che ogni installazione alberghiera ha a sua disposizione squadre di medici ed epidemiologici che controlleranno la situazione, ed in caso di presentarsi qualche problema, sia nei turisti sia nei lavoratori, sono previste prove aggiuntive, trasferimenti ed ospedalizzazioni opportune. 
 
I turisti stranieri nella loro totalità saranno sottoposti alla prova in tempo reale PCR per identificare possibili contagi della COVID-19. 
 
L’efficiente controllo sanitario del paese ha facilitato questa misura, hanno informato le autorità. Durante la sospensione delle attività turistiche, il tempo è stato sfruttato per restaurare e migliorare alcune installazioni, come i 19 aeroporti cubani, tra loro quello dei Jardines del Rey. 
 
Le catene alberghiere cubane come Cubanacan e Gran Caribe, ed Islazul, hanno già informato gli hotel che iniziano le operazioni nella prima fase, ed alcune straniere come la spagnola Melià. 
 
Roberto F. Campos, giornalista di Prensa Latina

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