venerdì 26 Luglio 2024
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Venezuela resiste davanti alle aggressioni

Proprio mentre il mondo è colpito dalla pandemia della COVID-19, gli Stati Uniti persistono nei loro tentativi di destabilizzare Venezuela, mediante la recrudescenza di misure coercitive unilaterali. 

 
Le aggressioni dell’amministrazione di Donald Trump contro il paese sud-americano hanno come fine politico forzare un cambiamento di governo per la via incostituzionale e, d’accordo col cancelliere venezuelano, Jorge Arreaza, sono armi di distruzione di massa che devono essere vinte col multilateralismo. 
 
“Solo la crudeltà di un sistema come quello statunitense può aggredire il popolo del Venezuela con un blocco commerciale e petroliero”, ha affermato il capo della diplomazia bolivariana riferendosi al cerchio che colpisce l’economia, oltre alle importazioni di alimenti, medicine e materie prime richieste dalla popolazione. 
 
Come parte della sua campagna contro Caracas, Washington attacca continuamente il settore petroliero, impone punizioni economiche alle autorità della nazione e fa pressione su gli altri paesi latinoamericani affinché appoggino la sua posizione. 
 
Tuttavia, il popolo del paese sud-americano è protetto nonostante le difficoltà, grazie alla politica di Stato che destina più del 75% del preventivo nazionale alla salute, all’educazione ed all’alimentazione, come l’accesso all’acqua ed ai trasporti. 
 
Arreaza ripudiava in data recente il fatto che il governo statunitense e l’opposizione estremista nazionale affermino cinicamente che le sanzioni aiutino Venezuela. 
 
Il blocco di conti ed attivi in banche internazionali ed altre misure coercitive colpiscono lo sviluppo economico e sociale con un danno superiore ai 100 mila milioni di dollari, secondo stime ufficiali. 
 
Ai fatti anteriori si somma il blocco all’azienda statale Petroli del Venezuela, che ha sofferto una diminuzione nei livelli produttivi per le limitazioni per accedere a pezzi di ricambio ed additivi, come l’occupazione illegale della sua filiale in territorio statunitense, la corporazione Citgo che ha privato  lo stato venezuelano di uno dei suoi principali attivi all’estero. 
 
Giusto adesso, in mezzo alla pandemia del nuovo coronavirus SARS-CoV-2, l’inviato speciale degli Stati Uniti per Venezuela, Elliot Abrams, ha annunciato che l’amministrazione Trump sta finanziando una campagna contro la nazione bolivariana. 
 
“La verità del Venezuela è molto poderosa e si impone in mezzo alle campagne mediatiche promosse dalla Casa Blanca”, ha risposto il presidente Nicolas Maduro davanti a questa nuova minaccia statunitense che ha come fine promuovere calunnie e bugie sulla situazione del paese. 
 
Lisbet Rodriguez Candelaria, corrispondente in Venezuela di Prensa Latina 

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