Le 20 persone dai 19 ai 59 anni, vaccinati lunedì scorso, si trovano in buono stato di salute, come riportano i ricercatori del farmaco dell’Istituto Finlay dei Vaccini (IFV).
Dopo questo passo e di risultare tutto normale come stipulano i protocolli, si darà luce verde alla vaccinazione del secondo gruppo, integrato da altri 20 volontari, ma con età da 60 a 80 anni. Lo studio abbraccerà un totale di 676 persone.
Dall’inizio della pandemia, la comunità scientifica cubana ha lavorato nella ricerca del suo vaccino proprio ed ha centrato i suoi studi in varie proposte basate in piattaforme di vaccini anteriori.
In questo senso, l’IFV porta avanti quattro progetti come candidati a vaccino specifico contro la malattia che colpisce tutto il pianeta dagli inizi dell’anno.
Una volta conclusa la sua Fase I, passerà alla tappa seguente l’11 settembre.
L’investigazione che deve concludersi in gennaio del 2021 in tutte le sue tappe ed essere a disposizione della popolazione in febbraio, si somma al gruppo di 30 che ha ricevuto l’autorizzazione dell’Organizzazione Mondiale della Salute per avanzare nella prova clinica in umani a livello mondiale.
Unica fino ad ora progettata in America Latina ed i Caraibi, il vaccino cubano non sarà il primo ad apparire nel mondo, ma sì quello che abbraccerà tutti i cubani. La nostra popolazione sarà la prima ad essere vaccinata, ha assicurato Vicente Verez, direttore dell’IFV.
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