“Oggi viviamo in una giungla e non secondo il diritto internazionale; questo perché da un quarto di secolo non esiste un equilibrio internazionale; ed il ruolo militare russo in Siria è stato essenziale nella lotta al terrorismo internazionale ed anche nel raggiungimento di questo equilibrio », ha affermato il presidente in un’intervista al canale russo Zvezda, pubblicata sui media nazionali.
Il presidente siriano ha elogiato “l’eroismo” dei soldati russi ed ha affermato che le loro famiglie ed il popolo russo dovrebbero essere orgogliosi di ciò che il loro esercito ha realizzato in Siria perché “non solo hanno protetto il popolo siriano, ma hanno anche protetto la loro stesse famiglie ed i loro compatrioti”.
D’altra parte, il presidente ha denunciato che la politica statunitense dalla fine della seconda guerra mondiale (1939-1945) ad oggi è egemonica ed è alimentata da golpe di stato, assassinati e guerre.
“Washington non accetta che esistano altri partner nel mondo e, di conseguenza, non accetta Stati indipendenti, anche in un Occidente che è subordinato agli Stati Uniti”, ha concluso il presidente siriano.
Ig/fm