I rapporti, senza specificare il numero delle vittime, precisano che l’area in questione si trova ad un crocevia tra la suddetta provincia e Raqqa ed ai margini del deserto di Al Badiya.
Insieme alle unità dell’esercito siriano, membri delle forze di difesa nazionale hanno partecipato al combattimento contro gli attacchi, con copertura della stessa aviazione siriana e di quella russa, hanno indicato le fonti.
Dall’inizio di quest’anno, l’Isis ha riattivato cellule “dormienti” ed agisce in quelle regioni in cui operano l’esercito degli Stati Uniti e le cosiddette Forze Democratiche Siriane (FDS).
Sia Washington che l’FDS controllano i giacimenti di petrolio e gas a sud di Raqqa e al nord della provincia di Deir ez-Zor, situata a circa 600 chilometri a nord di Damasco.
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